giovedì 19 aprile 2012

Governo ed Enac contraddicono antitrust, contratto di programma azzera riduzione tariffe sulla Milano-Roma

Cisl e Uil trasporti tutelano aree corporative e non pensano allo sviluppo 

 Il governo forte del decreto “cresci Italia” sta per fare un grosso regalo allo sviluppo dei ricavi aeroportuali di Milano e quindi al Comune e a F2i, suoi azionisti. Un provvedimento anticoncorrenziale, che sulla base di futuri e generici miglioramenti infrastrutturali contenuti nel contratto di programma,  autorizza forti aumenti tariffari ai gestori monopolisti dei tre maggiori aeroporti italiani Milano, Venezia e Roma. Questi incrementi rischiano di vanificare gli effetti della delibera dell’antitrust di parziale liberalizzazione della tratta Linate-Fiumicino. Se l’Antitrust fa un passo avanti, Governo ed Enac ne fanno uno indietro. I diritti aeroportuali aumenteranno ben oltre il tasso di inflazione (30-40%). Gli aumenti dovrebbero finanziare lo sviluppo aeroportuale tra  cui la terza pista di Malpensa. Qualche giorno fa tuttavia la Sea ben conscia dell’insostenibilità economica e ambientale di quell’opera, che doveva essere il cardine del contratto di programma, ne ha rinviato a futura memoria il progetto. Ma ad una vittoria ambientalista  c’è una sconfitta del mercato. Se da una parte non  verranno  sacrificati centinaia di ettari di parco del Ticino, dall’atra verrà chiesto alle compagnie aeree ed ai passeggeri di sostenere surrettiziamente un investimento che non verrà mai realizzato. Il bilancio della Sea ne trarrà beneficio, solo la sua ulteriore quota di vendita, senza migliorare la qualità dei servizi e sviluppare le attività aeroportuali. Sbagliano Cisl e Uil dei trasporti in un Paese normale non avrebbe mai rilasciato inutilmente un monopolio per legale ad Alitalia. I risultati fallimentari son li da vedere: Alitalia peggiora e Malpensa è vuota. E neanche avrebbe concesso dispendiosi quanto corporativi ed iniqui  ammortizzatori sociali  rispetto agli addetti dell’industria. Non si erano mai viste Cig di 7 anni ed indennità per alcune categorie quattro volte i valori di legge.  Finchè non si separerà l’ammortizzatore sociale dal destino delle aziende obsolete non ci sarà sviluppo del settore ed equità sociale. Obiettivi che dovrebbero essere in testa alle strategie del sindacato in una fase di crisi delle risorse pubbliche e di recessione come questa.

Dario Balotta presidente ONLIT 
Milano 19 aprile 2012

mercoledì 18 aprile 2012

SEA:AUMENTO TARIFFE AEROPORTUALI INGIUSTIFICATOAZZERATA DELIBERA ANTITRUST DI LIBERALIZZARE LA MILANO-ROMA

Il governo forte del decreto “cresci Italia” sta per fare un grosso regalo allo sviluppo dei ricavi aeroportuali di Milano e quindi al Comune e a f2i, suoi azionisti. Un provvedimento anticoncorrenziale che, sulla base di futuri e generici miglioramenti infrastrutturali contenuti nel contratto di programma,  autorizza forti aumenti tariffari ai gestori monopolisti dei tre maggiori aeroporti italiani Milano, Venezia e Roma. Questi incrementi rischiano di vanificare gli effetti della delibera dell’Antitrust di parziale liberalizzazione sulla tratte Linate-Fiumicino. Se l’Antitrust fa un passo avanti, Governo ed Enac ne fanno uno indietro. I diritti aeroportuali aumenteranno ben oltre il tasso di inflazione (30-40%). Gli aumenti dovrebbero finanziare lo sviluppo aeroportuale tra  cui la terza pista di Malpensa. Qualche giorno fa tuttavia la Sea ben conscia dell’insostenibilità economica e ambientale di quell’opera, cardine del contratto di programma, ne ha rinviato a futura memoria il progetto. Ma ad una vittoria ambientalista  c’è una sconfitta del mercato. Se da una parte non verranno  sacrificati centinaia di ettari di parco del Ticino, dall’altra verrà chiesto alle compagnie ed in ultima analisi ai passeggeri di sostenere un investimento che non verrà mai realizzato. Il bilancio della Sea ne trarrà beneficio in un momento di profonda crisi senza migliorare la qualità dei servizi.