martedì 1 ottobre 2013

Autostrade: Osservatorio ONLIT, i pedaggi sono imposte sulla mobilità, rivedere i meccanismi tariffari

Il pedaggio è una ingiustificata e pesante imposta sulla mobilità che colpisce in primo luogo i pendolari forzati dell’automobile, visto che oramai la maggior quota del traffico autostradale è di breve distanza e che la congestionata e decrepita rete ordinaria è priva di manutenzione e  al collasso. Con l’immancabile aumento dei pedaggi di inizio anno i concessionari autostradali  hanno di nuovo imposto al Governo le loro rendite di posizione monopoliste. Nonostante ciò  protestano perché solo 4 dei 25 concessionari si sono visti sospendere l’aumento medio del 2,9%.  Aumento che dietro un complesso sistema di calcolo “ponderato” (vedi tab. A21) è spesso più elevato di quanto dichiarato. Gli aumenti sulla rete più frammentata e più cara del vecchio continente, sono ingiustificati perché i concessionari autostradali hanno già in buona parte ammortizzato gli investimenti della rete più vecchia d’Europa ed ora continuano a realizzare consistenti extra-profitti grazie ad una dinamica dei pedaggi giustificata da interventi scritti solo sulla carta e, nel caso dei 4 concessionari cui è stato congelato  l’aumento, neppure su quella. Per questo vanno rivisti i meccanismi di aumento dei pedaggi adottando veritieri price-cup, tariffe legate ai costi effettivi ed a parametri di efficienza, per adottare un sistema regolatorio che non garantisca le concessionarie ma soprattutto i pendolari dell’automobile.

                                         

Da Brescia centro a Piacenza sud da 4,40 euro a 4,60% +4,5%                                            
Da Brescia centro a Brescia sud da 1 euro a 1,10 euro+10%                                           
da Brescia centro a Cremona da 2,50 euro a 2.60 euro +4%                                              
da Brescia centro ad Agrate da 5, euro a 5,10 euro + 2%