martedì 7 giugno 2016

Torino-Lione: Balotta (Onlit), le priorità sono altre. Vendere Cargo FS e pensare al San Gottardo

– Milano, 7 GIU – “Avanti di questo passo il trasporto delle merci su ferrovia si estinguerà visto che dal 2008 al 2012 sono circolate il Italia il 40 per cento delle merci su ferro in meno e che la quota modale nazionale si avvicina oramai al 6 per cento mentre la media Europea è del 12 per cento”, dichiara in una nota il presidente di Onlit, Dario Balotta in merito al disegno di legge di ratifica del trattato Italia-Francia sulla Torino-Lione.
“Non  solo – prosegue Balotta – anche nei primi tre mesi del 2013 c’è stato un altro crollo del 10 per cento delle merci trasportate. Sarebbe molto meglio se il Governo i mettesse in fila le vere priorità del sistema ferroviario anziché attardarsi con progetti costosi e privi di ogni priorità funzionale compreso quello del terzo valico Milano-Genova. Anche nella migliore delle ipotesi di sviluppo, la tratta Torino Lione, già sovradimensionata, basta e avanza per gli attuali e i futuri (incertissimi) incrementi di traffico.
Peccato che il Ministro Maurizio Lupi non consideri che la prima cosa da fare è fermare il declino e rilanciare il trasporto merci ferroviario che è oramai alla canna del gas anche vendendo Cargo FS, costoso carrozzone utile solo ad impedire l’ingresso degli operatori privati. Gli effetti degli scali merci chiusi e venduti, i costi di gestione elevatissimi, la carenza di locomotori e di carri e  una  rete sempre più vincolata dal trasporto passeggeri sono stati nefasti”.
“L’imminente apertura del traforo del Gottardo è la vera priorità e opportunità italiana. Ma per questo – conclude Balotta – non siamo pronti perché la nostra rete di valico di Chiasso e di Luino  non è in grado di ricevere un treno merci in più. La priorità pertanto è quella di evitare che i Container che attraversano le alpi in treno vengano messe a terra (sui Tir) appena passato il confine congestionando ulteriormente la rete stradale ed inquinando il territorio. Chissà se di questo deludente quadro i ministri colleghi di Lupi ne sono a conoscenza”.